CRISTO RIVELATO

Il “Cristo rivelato”, opera dello scultore Felice Tagliaferri, sarà esposta nella Chiesa di San Domenico a Teramo dall’11 dicembre 2014 all’11 gennaio 2015.

INGRESSO LIBERO.
Cristo_rivelatoL’idea è nata nell’aprile 2008, durante una visita di Felice Tagliaferri a Napoli, quando all’artista non è stato consentito di vedere a suo modo, cioè con le mani, la celebre scultura di Giuseppe Sanmartino, esposta nella Cappella Sansevero.

Tagliaferri, che da anni porta avanti il messaggio che l’arte è patrimonio universale e come tale deve essere accessibile a tutti secondo le proprie possibilità, ha perciò pensato di proporre una sua versione dell’opera che sia disponibile alla fruizione tattile.

Il nome dell’opera, “Cristo rivelato”, ha il doppio significato di “velato per la seconda volta” e “svelato ai non vedenti”.

La scultura realizzata da Felice Tagliaferri raffigura un Cristo Velato simile a quello di Napoli che può essere toccato, così da ovviare all’impossibilità di conoscere l’opera originale da parte di chi vede esclusivamente attraverso l’uso delle mani.

L’iniziativa consente a tutti coloro che lo desiderino di approcciarsi all’opera d’arte anche in maniera tattile, dimostrando che un blocco di pietra non può rovinarsi a causa dello sfioramento effettuato da dita esperte, come prova il fatto che un non vedente è in grado di leggere l’ora semplicemente toccando il delicatissimo meccanismo di un orologio senza alterarne minimamente il funzionamento.

L’opera, che ha le dimensioni di 180x80x50 cm, è stata realizzata a partire da un blocco di marmo sbozzato da artigiani con la supervisione di Felice Tagliaferri, che l’ha portata a compimento tra il 2009 e la fine del 2010 curandone in modo particolare l’aspetto tattile.

L’opera è già stata esposta:

al Museo Archeologico di Napoli;
nella Chiesa Santa Maria Alemanna di Messina;
all’Istituto Cavazza di Bologna;
al Meeting di Rimini, dove è stata toccata da 50.000 persone;
a Colle Ameno (Ancona), dove in occasione della Settimana Eucaristica è stata vista dal Santo Padre Benedetto XVI che si è complimentato con l’artista;
nella Chiesa di San Domenico ad Ancona;
nell’Istituto dei Ciechi a Milano.